Scuola, se il futuro in rete si fa strada dalle piccole classi isolate
- taiview
- 12 lug 2014
- Tempo di lettura: 2 min
Tutto nasce dai figli del panettiere e della guardia foresta di Marettimo: come mandarli alle medie? Da lì inizia uno dei progetti di lezioni a distanza in tanti istituti che si sono incontrati a Roma per la prima volta. Con tanti problemi...

Se in Italia la scuola comincerà a fare sul serio con le nuove tecnologie, forse bisognerà dire grazie a un panettiere e a una guardia forestale. Sembra un paradosso, ma è andata così: era il 2007 quando a Marettimo, piccola isola delle Egadi che conta poche centinaia di abitanti, i figli del panettiere e della guardia forestale, Jessica e Gaspare, erano ormai in età di scuola media. Ma a Marettimo la media non c'è, e per i due ragazzi e le loro famiglie l'unica scelta possibile era l'emigrazione, probabilmente verso Trapani. Ma l'isola poteva rinuciare al pane e alla guardia forestale? E possibile che nell'era di internet non ci fosse il modo di permettere a quei ragazzi di fare scuola? Fu così che il "caso" di Gaspare e Jessica divenne la spinta decisiva per avviare una sperimentazione un po' più robusta sulla didattica a distanza, che già allora comiciava ad affacciarsi in alcune parti d'Italia. Fondamentali, come sempre accade quando si tratta di partire, furono alcune persone creative e qualche appendice istituzionale più "sensibile": una professoressa come Ermelinda Guarino, per esempio, dell'Istituto Comprensivo Mineo di Favignana, che scovò possibili fondi da utilizzare tra quelli strutturali europei, e l'Indire, il più antico istituto di ricerca legato al ministero dell'Istruzione, che si occupa proprio di ricerca e innovazione. E' così che nasce il progetto Marinando (MARettimo In Ambiente di AppreNDimento On line). Una scuola su schermo. Per Jessica e Gaspare, che oggi sono alle superiori e hanno dovuto comunque lasciare Marettimo, la scuola media non è stata uguale a una scuola "normale", ma sotto alcuni aspetti più stimolante, certamente di qualità e comunque migliore di un eventuale insegnamento erogato "in privato" con il precettore "a domicilio". "Non dobbiamo mai dimenticare che l'apprendimento non è puro assorbimento, fondamentale è l'ambiente sociale. E la rete permette proprio di allargare questo ambiente", dice Giovanni Biondi, presidente del Consiglio di amministrazione di Indire. Gaspare e Jessica avevano a disposizione un insegnante di italiano e uno di matematica. Per le altre materie si collegavano ogni giorno in videoconferenza con due istituti fiorentini, che avevano aderito con entusiasmo all'iniziativa. Per i ragazzi c'era a disposizione un blog, su cui scambiarsi esperienze e impressioni. L'esame di terza media lo fecero su Ipad. Oggi la scuola media di Marettimo si collega con la scuola di Favignana, come è logico, permettendo incontri più frequenti tra compagni di scuola. Lo spopolamento dell'isola è rallentato: oggi si parte solo per continuare le superiori
Fonte:
http://www.repubblica.it/scuola/2014/06/30/news/piccole_scuole_non_pi_isolate_grazie_al_web-90382596/#gallery-slider=90385409







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